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Turner – Mike Leigh

 

MR-TURNER-final-posterCome già il titolo annuncia, il pittore è naturalmente al centro dell’attenzione, ma invece del solito biopic, Leigh trascende il concetto di opera autobiografica servendosi di questo personaggio già piuttosto in età avanzata per montarci attorno il proprio cinema: la fotografia che restituisce magnificamente la gamma cromatica del giallo, prevalente nei dipinti del romantico inglese, le lunghe inquadrature e i piani sequenza danno maggiore enfasi alla componente visuale senza rinunciare alla narrazione della storia, arguta e incisiva. Il suo racconto aneddotico procede per ellissi e si immerge in un’altra epoca al punto da stordire lo spettatore.

È vero che tutto si concentra sul maestro della luce, ma il regista affida al personaggio secondario una specie di segreto, il solo a svelare pienamente il significato del film. Il padre del pittore chiede a un interlocutore se riesce a scorgere l’elefante in “Bufera di neve: Annibale e il suo esercito attraversano le alpi”, ma la sagoma dell’elefante è troppo piccola e questo elemento comunica l’attenzione al dettaglio rivelatore. mr-turner-003E forse è proprio nella serva che occorre intravedere l’elefante africano travolto dalla tempesta, senza il quale non sospetteresti l’esercito di Annibale. La domestica non profferisce quasi parola per tutto il film. Leigh si sofferma con primi piani su questa figura estremamente remissiva mentre Turner parla col padre, con i mercanti d’arte o con i colleghi dell’accademia reale. Non sappiamo se la donna comprenda l’arte del suo padrone, ma di sicuro gli è incondizionatamente affezionata.

Il personaggio di Turner è descritto nella sua umanità materiale, reso eccezionalmente da Timothy Spall, premiato a Cannes 2014. La sua eccentricità è descritta in ogni aspetto della vita quotidiana, dagli atteggiamenti goffi al modo di avvicinare le donne. Alla brutalità si accompagna una nobiltà d’animo impensata: la schietta galanteria con la quale si dichiara alla vedova che ne diverrà compagna e il momento in cui chiede a una ragazza di suonare Purcell, accompagnandola con il canto. Questo canto unisce in unico gesto le due anime opposte di Turner.

8908e0eaee732646b6bf79a9cd5dd4b6.jpeg  FILM Mr TurnerEmerge l’incapacità di Turner di ritrarre soggetti umani perché ha difficoltà ad amare nonostante non sia mai solo. L’essenza del personaggio esprime un tormentato stare al mondo che si traduce nell’orribile grugnito di fronte alla prostituta che cerca di ritrarre o nell’impeto disperato col quale scende in strada, malato, per cercare di ritrarre il cadavere di un’annegata. Prima di spegnersi afferma ancora quanto sia importante per lui la luce e  il dagherrotipo in bianco e nero, da cui Turner è attratto e confuso, darà vita al futuro e alla fotografia a cui lui non potrà più assistere. Percepiamo una lentezza all’inizio del film, ma dobbiamo pazientare, aspettando che gli eventi si accumulino. A cavallo tra due epoche c’era Mister Turner e quell’uomo è ciascuno di noi.

Alexine Dayné

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