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SENZA TRAMA E SENZA FINE

Academy Two

Holy Spider

Iran, 2001. Raihimi, una giornalista che lavora a Teheran, si sposta nella città santa di Mashhad per indagare su un serial killer che uccide le prostitute convinto di liberare le strade dai peccatori per conto di Dio. Nonostante il numero delle vittime continui ad aumentare, le autorità locali non sembrano

Un anno , una notte

Parigi. È passato un anno dalla terribile notte del 13 novembre 2015, in cui un commando di tre terroristi ha assaltato il Bataclan, uccidendo novanta persone. Eppure, per Céline e Ramón, sopravvissuti all’attentato, il tempo sembra essersi fermato a quella sera e con esso le loro vite, rimaste intrappolate nell’istante

France

Nell’esilarante e durissima serie P’Tit Quentin (2014) l’iconoclasta regista francese Bruno Dumont aveva messo in scena un apocalittico, tanto quanto più che plausibile, fallimento della società multietnica transalpina, affrontando, con sardonico ghigno sul labbro, tematiche quali il terrorismo e il razzismo, e come la paura del primo alimenti il secondo.

Quo vadis, Aida?

L’11 luglio 1995, l’esercito della Repubblica serba di Bosnia ed Erzegovina entrò con la forza nella città di Srebrenica, una delle zone dichiarate protette dall’ONU e sotto il controllo di un contingente olandese dell’UNPROFOR. Impreparati e completamente allo sbaraglio, i militari delle Nazioni Unite accettarono ingenuamente di collaborare col generale

Regine del campo

Lo Spac, squadra calcistica del paese di Clourrières, a nord della Francia, è sgangherata ma battagliera, con un pubblico appassionato al seguito e un passato glorioso: novanta anni di storia alle spalle, la squadra ha vinto varie competizioni e l’attuale allenatore Marco, ex calciatore (l’attore Kad Merad) è una specie

Estate ’85

François Ozon è un regista eclettico e molto spesso col suo cinema ha riflettuto sulle narrazioni, sul loro senso e sulla loro capacità di rappresentare, o manipolare, la realtà. La finzione del racconto e il reale si mischiano, per esempio, ne Nella casa (2013) e nei suoi tanti piani narrativi,

Minari

La storia ha inizio quando Jacob (Steven Yuen), immigrato coreano, decide di trasferirsi dalla California all’Arkansas, convincendo la moglie Monica (Yeri Han) a seguirlo insieme ai loro due figli, Anne e David. I sogni dell’uomo, che spera di fare fortuna come agricoltore di prodotti coreani, ben presto entrano in conflitto