Cerca
cropped-favicon.png
Cerca
Close this search box.
cropped-favicon.png
Cerca
Close this search box.
Oltre la notte_1

Oltre la notte

Amburgo, ai giorni nostri. La vita di Katja (Diane Kruger) subisce uno di quei tragici eventi che fanno da spartiacque rispetto ad un’esistenza intera: all’improvviso il marito Nuri (Numan Acar) e il figlio Rocco (Rafael Santana) muoiono nel corso di un attentato. La donna cerca, come può, di reagire, trovando sostegno e assistenza in Danilo Fava (Denis Moschitto), amico del marito, avvocato che la seguirà nel corso del processo che vedrà imputati due giovani coniugi facenti parte di un movimento neonazista. L’urgenza però di Katja di fare giustizia non coincide con i più lenti tempi legali: ecco che allora la donna da vittima inerme si trasforma in guerriera accecata dalla vendetta.

Aus dem Nischts (titolo originale dell’opera) affronta il tema attuale e difficilissimo del terrorismo. Fatih Akin (turco trasferito in Germania, indimenticabile regista de La sposa turca e Soul Kitchen) vuole porre l’attenzione su una forma di terrorismo esistente, ma poco raccontato in tempi di attentati di matrice islamico-integralista: quello bianco e razzista, ispirato ancora alle storture ideologiche della supremazia della razza ariana. Ed in effetti tra il 2000 e il 2007 in Germania sono stati commessi numerose uccisioni di individui di nazionalità non tedesca da parte dell’NSU (Nationalsozialisticher Untergrund), un gruppo neonazista che nel 2011 è stato finalmente incriminato con prove.

Ma la pellicola non si limita a fare un’analisi lucida e distaccata del fenomeno, ma, non tradendo la sua natura cinematografica, ci presenta un personaggio, quello della biondissima Katja, riuscitissimo nella sua grande intensità, anima ferita che si trasforma in samurai, e sul quale di fatto si concentra poi l’intera narrazione. Katja è quasi accecata dal senso della meritata giustizia che però stenta ad arrivare a causa delle prove non schiaccianti. Questo tempo di attesa logorerà la donna e la porterà a compiere un gesto scioccante ed estremo, che fisserà il secondo spartiacque della linea temporale della sua vita.

Il film, vincitore del premio come Miglior Film Straniero ai Golden Globes 2018, ha regalato all’attrice di origine tedesca Diane Kruger, che qui recita per la prima volta nella sua lingua madre, il prestigioso, meritato, premio di Miglior Attrice Protagonista al Festival di Cannes 2017 per quella che forse è finora la sua migliore interpretazione. Energica, spavalda, disperata, Katja ci mette di fronte ad un’inevitabile quanto dolorosa questione: qual è il sentimento dominante quando si è spettatori inermi al cospetto di una simile tragedia? Siamo così sicuri che noi saremmo immuni da quel sentimento che in un noto proverbio viene indentificato con un piatto che va servito freddo?

Carolina Zimara

Correlati