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I Cormorani – Fabio Bobbio

Esiste un’ Italia minore, fatta di luoghi solitamente esclusi dalle grandi narrazioni: né grandi città, né periferie degradate; sono luoghi un po’ marginali, aree di provincia nascoste, che vivono il proprio quotidiano in un tempo lento e, in parte, ripetitivo. E poi ci sono piccole storie, anch’esse lontane dalle grandi narrazioni, che non rappresentano drammi, non parlano per affermazioni, ma vivono di fantasie, di accenni, di piccole emozioni evocate e non imposte allo spettatore. I Cormorani si muove tra queste due dimensioni: una storia minima e un luogo poco frequentato (dal cinema e non solo), che dialogano tra loro, (ri)costruendo un immaginario, comune a molti e, per coloro che invece ne sono rimasti esclusi, invidiabile.

I Cormorani, scritto e girato nella zona del Canavese, racconta l’estate di Samuele e Matteo, due dodicenni sulla soglia dell’adolescenza, fatta di giochi, camminate e chiacchiere. Samuele e Matteo trascorrono le loro giornate in un territorio ibrido, fantastico e banale, composto dalle sponde di un torrente selvaggio e normalissimo, l’Orco (che già dal nome ci porta forse nella dimensione della fiaba), dai boschi che lo circondano e dagli spazi residuali di una piccola città di provincia del nord Italia, in cui i capannoni, i centri commerciali e le giostre costituiscono i paesaggi e le coordinate del vivere quotidiano. Seguiamo Samuele e Matteo, senza aspettarci da loro nulla, stando con loro nel tempo presente e sospeso dell’estate, con la chiara sensazione che la loro “stagion lieta” sia pronta a finire: così come arriverà settembre, con il ricominciare della scuola, arriverà anche per loro (come è successo a tutti noi) l’inevitabile età adulta, con le sue definizioni, la riduzione delle possibilità e la fine del vagare senza scopo: un movimento leggero che porta a incontrare spazi, situazioni e persone per la prima volta.

Opera prima di Fabio Bobbio, già montatore per film internazionali come La vida Sublime di Daniel Villamediana (in concorso al Festival Internazionale del Film di Locarno 2010 e alla Biennale 2010) e italiani, quali I corpi estranei (2013) e Isabelle (2018), entrambi per la regia di Mirko Locatelli, I Cormorani è stato presentato in anteprima a Visions du Réel (Nyon) e successivamente in numerosi festival in Italia e all’estero. L’opera è stata inoltre indicata quale “film della critica”, che costituisce un marchio di qualità assegnato dai critici cinematografici italiani.

I Cormorani è arricchito da un importante colonna sonora, scritta da Paolo Spaccamonti e Ramon Moro, che completano con i loro brani il ricco paesaggio visivo e sonoro costruito dal film.

Eleonora Mastropietro

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