Cerca
cropped-favicon.png
Cerca
Close this search box.
852d4d83-faca-4b47-8881-75d476ce6cfe

Tutto in un giorno

Appena ventiquattro ore di tempo (un giorno, per l’appunto) separano i tre protagonisti da un destino incombente. Rafa (Luis Tosar) è un avvocato attivista che crede fermamente nelle cause degli “ultimi”, tanto da dedicare quasi tutto il suo tempo al lavoro, trascurando così sua moglie, spesso lasciata a casa da sola, seppur alle prese con una gravidanza difficile. La sua corsa contro il tempo avrà lo scopo di impedire che una ragazza araba perda la custodia della figlia. Azucena (Penélope Cruz) è una madre disperata all’idea di perdere la propria casa, reclamata da una banca. Suo marito (interpretato dallo stesso regista Juan Diego Botto) è un operaio argentino che guadagna appena 4 euro l’ora, incapace di offrire alla famiglia una soluzione che possa metterla in salvo dalla sciagura imminente. Infine, Teodora (Adelfa Calvo Soto) è una signora che tenta disperatamente di riallacciare i rapporti con il figlio, il quale si ostina a rifiutare le insistenti chiamate della madre perché tormentato dal senso di colpa per aver perso i risparmi della donna, aprendo un’attività commerciale poi costretta a chiudere e provocandone così la morosità che ha condotto al suo imminente sfratto.


Juan Diego Botto, al suo primo film da regista (dopo una lunga carriera da attore) sceglie di partire da queste tre storie, apparentemente separate ma in realtà destinate ad intrecciarsi, per descrivere un fenomeno sociale allarmante, quello degli sfratti, in forte aumento sia in Spagna (dove il film è ambientato) che nel resto d’Europa, sulla spinta della speculazione edilizia e della recessione economica. Per farlo, il regista punta i riflettori direttamente sui margini (“En los márgenes” è il titolo in versione originale), in una duplice accezione: dal punto di vista stilistico, in quanto la narrazione si muove dalle vicende individuali dei tre protagonisti per poi diventare descrizione comune di un fenomeno collettivo, e in relazione al contesto socio-economico, in quanto si incentra su persone comuni che vivono situazioni di difficoltà economica che li relegano idealmente ai margini della società.

Il film regala un’interpretazione memorabile di Penélope Cruz, capace di esprimere con magistrale intensità i sentimenti di tormento e disperazione vissuti dal suo personaggio, lacerato da crisi di pianto, scoppi d’ira e confessioni amare che, a tratti, ricordano la grande Anna Magnani. Particolarmente emozionante e coinvolgente risulta anche l’interpretazione di Luis Tosar (Rafa), che si conferma uno dei più interessanti attori attualmente presenti sulla scena europea. Presentato alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, nella sezione Orizzonti, Tutto in un giorno ha ricevuto inoltre cinque candidature ai premi Goya.

Marco Galano

Correlati