Nel 2011, in California, i due registi, Nilson e Schwartz, conoscono Zack Gottsagen, un giovane con sindrome di Down che ha come sogno quello di recitare. L’incontro fa nascere in loro l’idea di scrivere un film incentrato su di un ragazzo che desidera a tutti i costi diventare un wrestler. Trovati i primi fondi, Nilson e Schwartz ricontattano Gottsagen per offrirgli il ruolo da protagonista in questo loro esordio nel lungometraggio. Nasce così In viaggio verso un sogno – The Peanut Butter Falcon, opera on the road con produzione indipendente, che in poco tempo ha raccolto numerosi consensi di pubblico e critica.
Il film parte dalla North Carolina, dove, in una casa di cura per anziani, è ospitato Zak, un ragazzo di ventidue anni che desidera combattere come il suo idolo, Salt Water Redneck, un wrestler proprietario di una scuola dove poter imparare le migliori tecniche. Aiutato dall’amico Carl, Zak scappa dalla struttura per raggiungere Redneck incontrando sul proprio cammino Tyler, un pescatore di granchi spiantato e in fuga da alcuni creditori senza scrupoli. Dopo le prime difficoltà, l’improbabile coppia decide di fare un pezzo di strada assieme, arrivando a stringere una profonda amicizia che coinvolgerà anche Eleanor, l’amorevole custode di Zak.
Completamente girato in un’America rurale ai confini dell’urbanizzazione, il primo film di Nilson e Schwartz si rivela un grande omaggio ai mondi narrati da Mark Twain, del quale, in modo esplicito e dichiarato, viene citata l’epopea di Huckleberry Finn. Tyler e Zak sono due personaggi che perseguono in modo viscerale il sogno americano e lo fanno senza retorica e senza facili scivolate nel patetico. Anche la disabilità del protagonista non diviene occasione per discorsi edificanti o discorsi retorici sulla diversità. La bravura e la sapienza dei registi, anzi, è proprio quella di costruire un buddy movie che ricorda molto i film d’animazione, soprattutto nel loro mischiare personaggi di contorno caricaturali, ma densi di forte umanità.
Film di formazione, film di crescita, film di redenzione, In viaggio verso un sogno, ha la capacità, con poche sequenze, di costruire una psicologia profonda dei tre protagonisti, mischiando molto bene un passato doloroso e un presente estremamente luminoso e vitale, rafforzato da riprese che riguardano perlopiù ampi spazi e cieli immensi. Proprio la natura, del resto, diviene la quarta protagonista del film, quasi a richiamare un necessario ritorno a una vita più semplice ed essenziale rispetto a contesti troppo spesso limitanti e limitati. Un invito alla libertà che nuovamente richiama lo stesso Twain: “Tra vent’anni non sarete delusi delle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.”
Marco Mastino
