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La ragazza con il braccialetto_4

La ragazza con il braccialetto

La ragazza con il braccialetto è la storia di Lise, diciottenne accusata dell’omicidio della sua migliore amica, e del suo “braccialetto” speciale, segno della condanna che da due anni incombe sulla sua vita, sospesa in attesa dell’imminente giudizio della Corte d’assise. Il racconto si svolge infatti quasi interamente all’interno dell’aula di tribunale che deve fare giustizia su quel tragico avvenimento, di cui tuttavia Lise si dichiara totalmente estranea. In questo contesto, quella processuale è solo una delle verità che, tra un interrogatorio e l’altro, emergono sul conto dell’accusata: le testimonianze che si succedono, infatti, sembrano mano a mano deturpare profondamente l’immagine linda e specchiata della vita della ragazza, disegnando attorno a lei un alone di mistero e sospetto che metterà alla prova persino la fiducia dei suoi genitori.

L’opera, diretta dal regista e sceneggiatore francese Stéphane Demoustier, è basata sulla sceneggiatura del film argentino Acusada, realizzato da Gonzalo Tobal nel 2018, edè un esempio riuscito del genere courtroom drama, che si sviluppa nella cinematografia statunitense e la cui trama si focalizza su di una vicenda processuale. Il film, dai ritmi tesi e avvincenti, rispolvera e sviluppa in chiave adolescenziale il topos narrativo rappresentato da un “accusato in attesa di giudizio”, sulla cui testa innocenza e colpevolezza devono oscillare continuamente e spasmodicamente per risucchiare lo spettatore in un vortice di dubbio e suspense che svanisce solo alla fine, quando l’ultima e definitiva verità si presenta in tutta la sua sorprendente chiarezza.

Lise, versione moderna e modesta della ben più austera e altezzosa Maddalena Anna Paradine, è però solo in parte autrice consapevole di questo diabolico gioco di specchi che si consuma attorno alla sua persona: in realtà, ciò che il film vuole suggerire allo spettatore è che ciò che grava irrimediabilmente su di lei e sulla sua presunta colpevolezza è solo la fragilità e la vulnerabile contraddittorietà dell’adolescenza.

Presentato nel 2019 al Festival di Locarno, ma uscito nelle sale cinematografiche con due anni di ritardo nell’agosto del 2021, La ragazza con il braccialetto (titolo originale La fille au bracelet) ha ottenuto l’apprezzamento della critica, guadagnandosi un ulteriore importante riconoscimento, quale il Premio César per la migliore sceneggiatura non originale, cui si affianca la candidatura al Premio come miglior attrice esordiente per Melissa Guers.

Enrico Zimara

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