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Una-nuova-amica-locandina-italiana-del-film-di-François-Ozon

Una nuova amica – François Ozon

 

Una-nuova-amica-locandina-italiana-del-film-di-François-OzonUna nuova amica parla d’identità ed equivoci contemporanei ammiccando alla cinematografia almodovariana. Una sequenza piuttosto lunga segue i momenti salienti dell’amicizia tra Claire e Laura: le corse spensierate, i primi amori e quelli che portano le due donne a sposarsi con i rispettivi mariti. David, il marito di Laura, viene abbandonato dalla moglie morta per malattia ed è pronto a prendersi cura della figlia di pochi mesi, con l’aiuto della migliore amica di lei, Claire. La femminilità di David si esprime all’interno delle mura domestiche con la complicità della moglie prima e dell’amica Claire poi, che accompagna un processo di identificazione ed autoaffermazione doloroso, fino a che non si ritroveranno entrambi a prendersi per mano.

Nei film di Ozon, la sessualità è sempre centrale e quando Claire scopre che a David piace vestirsi da donna, le dinamiche virano al thriller di stampo hitchcockiano. La prima parte del film costruisce l’amicizia tra Claire e David e dopo un’iniziale ritrosia da parte della prima, questo rapporto cresce: da un lato Claire sembra manifestare il piacere di aver recuperato un’amica, dall’altro ha paura di rimettere in moto pulsioni mai sopite.191837009-96131abd-b799-4074-b00e-7d9d405d8140

Tutto è visto dalla prospettiva di Claire, aspetto che il regista francese sottolinea mostrando situazioni soltanto immaginate dalla donna, fugando ogni dubbio riguardo la sua vera identità. Il regista esplora la varietà del desiderio, privato di ogni super-io e ogni dover essere: esplorazione come affermazione e illustrazione di nuovi modi di affermare i diritti.

Ozon continua a sviscerare i comportamenti sessuali di quella piccola borghesia universale che è proprio quella di oggi. La levigatezza della confezione, da rivista di moda e la prevedibilità della costruzione dominano sulla trama e ne tolgono un po’ la morbosità, rendendola patinata. Il racconto si fa dettaglio efficace quando scivola sul volto imperfetto di Romain Duris: ogni movimento racconta il fantasma di un personaggio che attraverso un velo di trucco diventa manifesto e porta con sé sogni e speranze cancellando la paura del feroce giudizio degli altri. La regia di Ozon è garbata ed elegante anche quando si autocita (si “respirano” le camere d’albergo di Giovane e bella).

una-nuova-amica1Romain Duris s’immerge nel ruolo, scivolando dalla tormentata donna al padre di famiglia con grandissima abilità, firmando la prima interpretazione che paradossalmente, dopo una carriera di ruoli da dandy ed eterno adolescente, lo mostra uomo. Claire, interpretata da Anaïs Demoustier, è delicata, costantemente in bilico e perfetta incarnazione dell’ambiguità. Nonostante una sceneggiatura favolesca, François Ozon realizza un film acuto, delicato e pieno di rispetto per la materia trattata, scegliendo uno stile soave e mai brutale per uno spettatore che si ritrova accompagnato e mai trascinato a forza nel racconto. Una nuova amica è la storia di un percorso di consapevolezza messo in atto in maniera equilibrata e vincente.

Alexine Dayné

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