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SENZA TRAMA E SENZA FINE

I Wonder Pictures

Tutta la bellezza e il dolore

Dopo Citizenfour, dedicato alla figura di Edward Snowden, la regista Laura Poitras racconta un’altra storia di lotta “dal basso”: Tutta la bellezza e il dolore realizza un ritratto a tutto tondo della fotografa e attivista statunitense Nan Goldin, concentrandosi in particolare sulla sua battaglia contro la famiglia Sackler, rea di

Monica

Andrea Pallaoro, trentino d’origine ma statunitense d’adozione, torna alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia con il suo terzo lungometraggio, Monica. Dopo il grande successo di Hannah, che sempre a Venezia vale la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile a Charlotte Rampling, Pallaoro continua a indagare l’universo femminile, portando

Generazione Low Cost

Esordio alla regia di Julie Lecoustre ed Emmanuel Marre, presentato lo scorso anno a Cannes, Rien à foutre, (in italiano Generazione Low Cost) definisce in maniera puntuale lo smarrimento esistenziale di una giovane donna senza radici, assistente di volo per una compagnia low cost. La vita sulla terra sembra lontana,

200 metri

I coniugi Mustafa e Salwa vivono in due paesini palestinesi distanti appena duecento metri, ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. L’uomo per principio non vuole prendere la cittadinanza israeliana che gli permetterebbe il libero transito, costringendo così la famiglia a una relazione a distanza. Quando uno dei suoi figli

Alcarràs – L’ultimo raccolto

Iris, Pere e Pau giocano appassionati alla guerra usando una vecchia macchina abbandonata in un campo, mentre, lì vicino, una grossa gru meccanica sta spianando il terreno per poter installare decine di pannelli solari. Ecco l’incipit di Alcarràs, opera seconda della catalana Carla Simón, vincitrice dell’Orso d’oro all’ultimo Festival di

Flee

Flee si apre con una confessione: quella che viene donata al pubblico è la (vera) storia di Amin che, prossimo al matrimonio con il suo compagno Kasper, decide di raccontare per la prima volta la verità sul suo passato. Davanti alla cinepresa dell’amico Jonas, il protagonista trova finalmente la forza

Sous le ciel d’Alice

Beirut anni Cinquanta. Alice (Alba Rohrwacher), protagonista di questo racconto famigliare e nazionale al tempo stesso, fugge dalla fredda e triste Svizzera, dove ora risiede la propria famiglia, per cercare lavoro in Libano come ragazza alla pari presso una famiglia di espatriati. Qui conosce Joseph (Wajdi Mouawad), giovane studente universitario

La Daronne

Patience Portefeux (Isabelle Huppert) abita in una Parigi multiculturale e socialmente variegata, è una donna attraente di cinquantatré anni, ha due figlie stupende e una madre anziana affetta da demenza senile. Prima di perdere il marito, il futuro le si prospettava luminoso e scoppiettante come i fuochi d’artificio che tanto